Immagina un giorno intero senza ascoltare musica… Non sarebbe possibile, per nessuno. La musica fa compagnia nella quotidianità, la possiamo sentire ovunque involontariamente: al bar, in macchina, sul treno, al ristorante, per strada.
Oppure la possiamo ascoltare volutamente per assaporare meglio emozioni uniche e personali. Fa vivere più intensamente le proprie passioni, dà libertà a ognuno di esprimere la propria personalità e racconta momenti importanti della vita.
E proprio perché Escort Advisor sostiene le passioni degli italiani, abbiamo chiesto agli sponsorizzati di Escort Advisor di condividere le loro scelte musicali pre, durante o dopo allenamento, così da creare playlist personalizzate da ascoltare in qualsiasi momento della giornata.
La scelta è decisamente varia, ideale per tutti i gusti musicali e per tutti gli stati d’animo. La musica infatti ti accompagna nei momenti meno entusiasmanti o più felici, ti aiuta a scaricare la tensione dello stress, ti fa compagnia in macchina o in treno, ti culla prima di dormire, ti rende romantico mentre fai l’amore o ti carica durante gli allenamenti.
Nella squadra di Volley della Polisportiva Andalo Valtellino c’è chi preferisce il punk o il rock per una giusta carica pre partita, chi ascolta gli Articolo 31 per una sana dose di ignoranza pre match, chi invece addirittura canta a squarciagola nell’attesa di cominciare la partite in casa. Il pezzo motivatore del team, ideale per sciogliere la tensione, è “La Bomba”, il ballo di gruppo più noto di sempre. “I don’t want to miss a thing” degli Aerosmith, anche chiamati “Aerosmitto”, è invece il pezzo da cantare nelle lunghe trasferte, sul caddy del centrale Diego. Non mancano nella playlist della squadra di Volley anche le hit del momento latino-americane, musica dance pop (la preferita del capitano), balli tipici irlandesi o Marco Mengoni (quasi tutte le atlete della squadra son fan sfegatate).
Una scelta musicale ampia anche per Marco Mignano, ultrarunner: prima di una gara io non ascolto niente, perché non ho bisogno di carica, anzi più parto tranquillo e meglio è, altrimenti rischio di bruciarmi subito. Quando sono in gara, invece, ho una playlist “motivazionale” e una mia personale dove dentro c’è generalmente Rock, Techno, Trance, Dance. Su 10 ore di gara probabilmente ascolto un massimo 2/3 ore di materiale. Al contrario, in allenamento ascolto letteralmente di tutto, dai generi che ho elencato sopra quando ho bisogno di carica, alla country, per non parlare di podcast ed audiolibri. Negli ultimi 6 mesi avrò fatto fuori almeno una decina di audiolibri.
Per il team Donkey P. invece la musica è fondamentale durante le partite di Paintball. Ognuno ha bisogno del suo genere musicale: ogni componente del team viene da realtà diverse; chi ha sempre ascoltato Rock nei concerti in giro per il mondo, chi musica elettronica tra festival e discoteche o chi ascolta di tutto mentre gioca ai videogame o in macchina a tutte le ore e a tutto volume.
Essere Donkey significa anche questo, significa accogliersi e accettarsi nelle diversità, in un miscuglio eterogeneo di emozioni e di stili musicali differenti. Essere Donkey significa sentirsi liberi di esprimersi in campo così come nella musica, fieri di esprimere se stessi con la certezza di sentirsi nel posto giusto, al momento giusto.
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