Quante volte ascoltando la musica entriamo in uno stato di trance che ci dà la carica per affrontare un allenamento intensivo e raggiungere ottime prestazioni?
Ci sono dei rituali che l’atleta segue prima di cominciare un allenamento o una gara che lo aiutano a respirare la propria passione a pieni polmoni, riuscendo così a ottenere risultati ambiziosi e soddisfacenti. Uno tra questi rituali è proprio indossare le cuffiette, far partire le proprie canzoni preferite e ascoltare la musica.
Abbiamo deciso di raccogliere le testimonianze degli sponsorizzati di Escort Advisor che hanno raccontato come affrontano la fatica dell’allenamento o la tensione della gara grazie alle loro playlist preferite, entrando in simbiosi con il loro corpo e le loro emozioni.
Abbiamo quindi chiesto ai nostri atleti di condividere i loro gusti musicali e le canzoni che ascoltano prima, dopo e durante l’allenamento, spiegandoci il motivo della scelta.
Per Francesco Anelli non è così semplice scegliere una palylist durante i suoi allenamenti e le sue gare di Triathlon: vado molto a periodi e cambio spesso completamente genere in base anche al mio stato d’animo. Il mio daily mix varia sempre: ultimamente prediligo l’hip hop, il rap e anche nuovi artisti trap che affrontano un bella denuncia sociale giovanile. Poi ci sono le giornate da grandi classici o gruppi storici, un must da sempre. Mi piace davvero ascoltare musica differente, mi rendo conto che i gusti sono molto soggettivi e certi artisti sono unici in quello che fanno. Per le gare mi piacciono solo drum and bass techno, jungle o hard tech perché mi danno ritmo, carica e a volte mi fanno entrare in una stato di trance, anche se c’è da considerare che in molte gare ascoltare musica è vietato perché è considerato doping tecnologico.
Oltre ad ascoltare il rombo del motore, i piloti NoAlTc hanno anche delle playlist preferite: come diceva lo storico ingegnere delle vetture Ferrari da Formula 1 Mauro Forghieri, in genere chi si innamora del Motorsport già dai primi anni di vita è inevitabilmente attratto dagli aerei da combattimento, oggetti meccanici in grado di raggiungere velocità ipersoniche e dalle linee a cui è impossibile resistere, qualcosa che affascina ed emoziona tantissimo. Ascoltando canzoni come I’m Blue degli Eiffel 65, I wanna be your slave dei Måneskin, Sweet Child O’ Mine dei Guns N’ Roses, Still Dre di Dr. Dre e Snoop Dogg, Do You Wanna Taste It di Wig Wam o Numb dei Linkin Park riusciamo a trovare una carica pazzesca, come se la potenza di un F-14 Tomcat, un Tornado, un Rafale o un F-22 Raptor ci attraversasse l’anima.
Quella carica alla partenza ci fa sentire un po’ Maverick, pronto ad abbattere il muro del suono!
Eleonora mancini sa qual è la canzone giusta da ascoltare prima di mettersi in volo e sventagliare nel cielo blu la vela del suo parapendio: mentre volo ovviamente non posso ascoltare nulla se non il suono della natura, l’estasi assoluta. La concentrazione deve confluire sugli elementi naturali, devo prestare attenzione ai rumori che mi circondano, come il vento o gli animali, ad esempio. Invece prima di volare, quando sono in macchina, per caricarmi ascolto tendenzialmente musica latino-americana come Gasolina di Daddy Yankee, La vita es un carnaval di Celia Cruz, Mi Gente di J Balvin, Havana di Camila Cabello oppure il rock and roll come We will rock you dei Queen, Smells like teen spirit dei Nirvana, Satisfactions dei Rolling stones o anche l’hip hop come Lose Yourself di Eminem. Al ritorno invece ascolto musica più rilassante come Somewhere Over the Rainbow di Israel Kamakawiwo’ole o Io sono qui di Claudio Baglioni.
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