I Bandeja y Cerveza non fanno certo mistero di quali siano le loro passioni: la bandeja è uno dei colpi più popolari del padel, mentre cerveza significa birra in spagnolo.
Le loro avventure sportive le raccontiamo già sul sito e sui social di Sponsorizza Passioni, su cui seguiamo la loro cavalcata verso le fasi finali del Padel4Fun Milano.
Oggi, però, ci piacerebbe dare spazio anche alla loro seconda passione, a cui di solito danno sfogo per festeggiare l’ennesima vittoria nel post-partita: ecco quindi svelate le birre preferite dei Bandeja y Cerveza!
Partiamo dalla birra che unisce tutto il gruppo. Stiamo parlando di un marchio nazionale, quasi una bandiera per l’Italia delle birre, ovvero l’intramontabile Peroni, un grande classico che va bene per tutte le situazioni.
Per quanto riguarda i singoli, non si può che partire dal capitano e coach Roberto Romano, il cui pugno di ferro nel tenere a bada i non sempre disciplinati compagni di squadra ha portato a definire il suo regno come “Impero Romano”.
Come del resto anche per quanto riguarda le decisioni tattiche, anche in fatto di birre Roberto ha le idee ben chiare sulla scura per eccellenza, ovvero la Guinness, da lui definita “scura e corposa come una donna del Sud. La bionda, invece, è troppo anni ‘90…”.
Non è d’accordo Stefano Rusconi, detto non a caso “il Biondo”, che punta soprattutto alla quantità e non scende in campo se prima non si è bevuto un paio di bionde di quelle buone.
Passando al resto della prima squadra dei Bandeja y Cerveza, si va dai bevitori occasionali come Davide Canevari (che comunque non si tira mai indietro davanti a una Menabrea), ai veri “pro” come Simone Demartin, il birraiolo del gruppo, amante delle birre bianche e delle crude leggere, la cui sete leggendaria non è tenuta a bada nemmeno dalla spillatrice di casa.
C’è poi chi predilige le birre “industriali” come la Beck’s – è il caso di Pietro Martinenghi – e chi come Francesco Ceolin si appassiona per le artigianali.
I Bandeja y Cerveza, in ogni caso, non sono certo elitari, e sono del tutto aperti ad altre “forme alcoliche”: vedi Sergio Nardi detto Sergino, che pur tenendo sempre una birra a portata di mano, è uno specialista di grappe, o il “giovanotto” del gruppo Cristian Bellino, che più che alla birra in particolare, è interessato all’alcol in generale.
E il Presidente, ovvero il mitico Fabio Magnini? Nel suo caso, la birra non è propriamente il suo campo, perché preferisce bevande “di altro livello”. Ma finito di giocare non può comunque fare a meno di una bionda… soprattutto se intorno ai 25 anni!