Quello di Marco Mignano con la corsa, più che un incontro, è stato un vero e proprio scontro: “Una volta scoperto il trail running mi sono iscritto alla prima gara, ma ne sono uscito bastonato: credo di essere finito ultimo ed ero messo talmente male che sul ritorno dovevo accostare e sdraiarmi, altrimenti rischiavo di svenire”.
Un esordio in grado di stroncare sul nascere una Passione? Niente affatto… anzi, proprio il contrario, come racconta lo stesso Marco: “Ecco, quel giorno ho capito di essermi totalmente innamorato di questo sport, che tra l’altro si sposa alla perfezione con le mie altre passioni: la natura, i viaggi e la fotografia”.
Una volta cominciato a correre, Marco Mignano non si è più fermato. E ha deciso di spingersi ogni volta un chilometro più in là, fino a passare dal “semplice” trail running, che consiste nel correre in percorsi con notevole dislivello, di solito in montagna, all’ultra-running e all’ultra-trail, in cui le distanze sono superiori ai 42km standard della maratona.
Un’avventura sportiva che si è presto tradotta in un percorso di trasformazione personale: “Quello che lo sport ha comportato nel mio caso specifico è stato un cambiamento dello stile di vita che ha impattato positivamente su tutto quello che faccio. Mi sento una persona migliore, a volte un supereroe, perché correre per 80km e arrivare al traguardo ti fa sentire che con la giusta preparazione puoi affrontare tutto nella vita. Non sono mai stanco, non ho mai mangiato così bene, ho perso 10kg e riesco a fare cose che alcuni anni fa ritenevo praticamene impossibili”.
Di batoste, da allora, ne sono arrivate ancora, ad esempio come quella volta in cui il nostro eroe era convinto di poter affrontare un percorso ad anello di 33km con 2850 metri di dislivello nei monti Sibillini in sole cinque ore, e invece ne ha impiegate oltre otto, sotto il sole cocente, senza cibo a sufficienza e collassando nel letto a fine gara.
Ma, grazie all’esperienza accumulata e al continuo allenamento (si va dai 60/80km con 3000-4000m di dislivello a settimana a regime “normale”, ai 120km con 5000-6000m di dislivello in vista di una gara), sono arrivate soprattutto tante vittorie personali.
L’ultima grande soddisfazione è arrivata con la sponsorizzazione da parte di Escort Advisor, incorniciata fra l’altro da una prestazione memorabile durante la prima gara di Marco corsa su una distanza di 80km con 2500m di dislivello, in cui ha concluso al nono posto assoluto e al terzo di categoria.
“I sogni sono belli, ma per realizzarli ci vuole impegno e spesso neanche questo basta. Avere qualcuno che mi sostiene anche dal punto di vista economica fa la differenza”, spiega Marco, “altrimenti per me sarebbe impossibile partecipare a certe gare come quella nel deserto di Giordania, che hanno costi di iscrizione molto alti”.
E così, con Escort Advisor come nuovo alleato, ora Marco Mignano potrà correre oltre nuovi limiti, portando avanti questa Passione che lo ha reso migliore non solo da un punto di vista sportivo, ma anche umano.