Quando ha deciso di iscriversi alla Corsa della Bora di Trieste, qualcuno deve avere detto a Marco Mignano che era un folle. Per rendere un’idea del cimento in cui si stava lanciando, basti immaginare che l’ultrarunner di Escort Advisor avrebbe affrontato l’equivalente di due maratone, ma corse in salita e in discesa.
82km con 2500 metri di dislivello complessivo: questi i numeri impietosi dell’impresa. Senza contare che Marco non si era mai spinto tanto in là.
“Per me era un salto nel buio. Speravo di fare un buon risultato, ma francamente mi sarebbe bastato già arrivare in fondo senza sembrare uno zombi uscito da un incontro di boxe”, racconta Marco, ora che la fatica è alle spalle.
Evidentemente, però, arrivare “semplicemente” fino in fondo per lui non era abbastanza. E soprattutto l’esperienza accumulata in tante gare di ultra trail e ultra running hanno avuto il loro peso, perché dalla Corsa della Bora Marco Mignano è uscito a testa altissima.
Al traguardo, Marco si è infatti piazzato nono in classifica generale e terzo nella categoria Seniores (25-35 anni): un risultato davvero impressionante, a cui forse ha contribuito anche il desiderio di fare bene con indosso la nuova maglia sponsorizzata da Escort Advisor.
L’esperienza, si diceva, ha avuto un peso rilevante nella prestazione di Mignano: “Sono partito molto conservativo, e questa è una cosa che ho capito dalle gare precedenti, dove invece sono partito a razzo e poi ho finito la benzina poco dopo”.
La strategia ha pagato, perché a un certo punto Marco si è reso conto che dopo 50-60km stava staccando molti concorrenti che lo avevano superato una trentina di chilometri prima.
Questo non significa che le difficoltà non siano mancate, e nel caso di Mignano sono state soprattutto di carattere alimentare. A chi non ha familiarità con questo tipo di gare potrebbe sembrare strano, ma in realtà alimentarsi in maniera corretta mentre si è sotto sforzo estremo può fare la differenza, nell’ultra trail.
Dopo 40km Marco ha terminato gel e barrette e, siccome avrebbe dovuto attendere altri 12km prima di raggiungere la sacca degli approvvigionamenti, al punto di ristoro si è accaparrato alcune pagnotte da mangiare in alternativa.
Forse a causa di questa variazione nel regime alimentare o per via dello sforzo estremo, al km 65 Mignano ha cominciato a manifestare seri problemi di stomaco. Ma, proprio nel momento di massima difficoltà, è subentrata la psiche: “Quando il corpo soffre e ti dice basta, a quel punto devi fare lo sforzo mentale di superare i tuoi limiti e andare avanti, possibilmente senza rallentare”.
Nonostante questo inconveniente, quindi, Marco Mignano è riuscito a tagliare il traguardo, oltretutto portando a casa un risultato decisamente soddisfacente: “Per me è stata una enorme soddisfazione, perché alla mia prima gara su questa distanza non mi sarei mai aspettato un piazzamente simile. Ma la soddisfazione più grande me l’ha data il corpo, che mi ha permesso di finire la gara con un passo molto buono e soprattutto senza accusare neanche un crampo, segno che l’allenamento, l’alimentazione e la dedizione dei mesi precedenti hanno dato il loro frutto”.
E per quanto l’ultra trail sia uno sport solitario, è stato proprio a fine gara che Marco si è reso conto di quanto sia importante avere qualcuno che ti supporta mentre coltivi la tua Passione: non solo Escort Advisor in qualità di sponsor, ma anche la sua compagna che lo ha trascinato, ormai sfinito, fino al loro B&B, lo ha buttato sotto la doccia e lo ha ficcato a letto, dove il nostro eroe si è goduto il meritato riposo.